giovedì 2 agosto 2012

Polpette di melanzane.

Prima di descrivere la ricetta, conosciamo meglio questo ortaggio.
La melanzana (Solanum melongena L.) è una pianta erbacea, eretta, alta da 30 cm a poco più di un metro. I fiori grandi, solitari, sono violacei o anche bianchi. I frutti sono bacche grandi, allungate o rotonde, normalmente nere, commestibili dopo la cottura.

Melanzane

La melanzana, originaria dell'India, viene introdotta dagli Arabi all'inizio del IV secolo e quindi non ha un nome latino o greco. Gli Arabi chiamano la melanzana badingian e in Italia venne inizialmente chiamata petonciana o petonciano o anche petronciano. Per evitare fraintendimenti sulle sue proprietà, la prima parte del nome venne opportunamente mutato in mela (ovvero frutto per antonomasia) dando così origine al termine melangiana e poi melanzana. Il nome melanzana, in particolare, veniva popolarmente interpretato anche come “mela non sana”, proprio perché non è commestibile da crudo.
La pianta della melanzana, nome scientifico Solanum Melongena, appartiene alla famiglia delle Solanaceae ed è originaria dell'India dove cresceva spontanea già più di 4.000 anni fa. In Italia la melanzana cominciò a diffondersi intorno al 400 d.C. ad opera degli arabi. Ad oggi l'Italia rappresenta uno dei maggiori paesi europei esportatore di tale ortaggio.
La melanzana è un ortaggio tipicamente estivo, infatti, al di sotto dei 12°, la pianta smette di crescere; è un ortaggio che non può essere consumato crudo, in quanto, oltre ad avere un gusto non proprio gradevole, contiene una sostanza tossica il cui nome è solanina.
Molte sono le varietà esistenti di questo ortaggio, che, oltre al colore si differenziano per la forma, ovale, tonda e bislunga.
La melanzana è composta per il 92% da acqua, per il 3% da fibre alimentari, 1% proteine, carboidrati, ceneri e zuccheri.
Tra i minerali spicca in assoluto il potassio, seguito da fosforo e magnesio; in percentuale minore troviamo lo zinco, il ferro, il rame, il calcio il sodio e, in quantità bassissima, il selenio.
Sul versante delle vitamine annoveriamo: vitamina A, quasi tutte le vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6), vitamina C, vitamina K, vitamina J e in quantità molto ridotta la vitamina E o Alpha-tocoferolo.
Molto lunga la lista degli aminoacidi presenti nella melanzana tra cui i principali sono: acido aspartico, acido glutammico, leucina, valina, alanina, arginina, lisina e prolina.
 
Melanzane

A causa del suo alto contenuto di potassio, l'assunzione di melanzana è consigliata nel mesi estivi dove l'alta sudorazione favorisce la perdita di sali minerali, potassio in particolare.
Grazie al suo alto contenuto di acqua, la melanzana è considerata innanzitutto depurativa dell'organismo, ed è quindi consigliata nei casi di gotta, arteriosclerosi e problemi di infiammazione alle vie urinarie; la buona presenza di potassio e di altri minerali le conferisce poi proprietà rimineralizzanti e ricostituenti.
Le melanzane contengono inoltre alcune sostanze amare, presenti anche nelle foglie dei carciofi, che contribuiscono a stimolare la produzione di bile ed anche ad abbassare il tasso di colesterolo "cattivo" nel sangue. Essendo un ortaggio molto povero di calorie e ricco di fibre, la melanzana è spesso inserita nelle diete dimagranti.
La melanzana ha anche proprietà lassative, anche se non molto marcate, ed è quindi utile in casi di stitichezza.
Una cosa di cui dobbiamo tener conto, se vogliamo "approfittare" delle proprietà e dei benefici della melanzana, è quella di non eccedere con i condimenti, in particola modo l'olio, in quanto la melanzana ha tra le sue caratteristiche quella di assorbire in modo particolare i grassi.
La melanzana non contiene glutine e può quindi essere consumata dalle persone interessate dal morbo celiaco.
Nel frigorifero erano rimaste 3 melanzane che, dopo circa 10 giorni, cominciavano ad appassire; per lo spirito del “non si butta nulla” ho deciso di trasformarle in polpette

Polpette

Ingredienti (per 4-5 persone)
600 g di melanzane;
1 patata media;
80 g di scamorza;
2 fette di pane raffermo;
50 g di grana grattugiato;
30 g di pecorino grattugiato;
100 g di pane grattato;
2 tuorli d’uovo;
100 g di olio di arachide per friggere;
10 g (1 cucchiaio) di olio EVO;
1 spicchio d’aglio;
Sale q.b.
Pepe q.b.
Noce moscata q.b.
1 mazzetto di prezzemolo;
 
1 – Preparazione.
Tagliare a cubetti le melanzane con tutta la buccia.
Sbriciolare il pane raffermo e bagnarlo con un ½ bicchiere d’acqua.
Tritare finemente il prezzemolo.
Lessare la patata in acqua salata, pelarle e schiacciarle con una forchetta.
Tagliare a dadini la scamorza
 
2 – Cottura.
Sbollentare, in acqua salata, le melanzane per 4-5 min; scolarle e lasciarle raffreddare in un colino.
In una padella, aggiungere l’olio EVO, lo spicchio d’aglio schiacciato, porre sul fuoco e far insaporire per 2-3 min.
Eliminare l’aglio, unire le melanzane strizzate bene, un pizzico di sale e lasciar asciugare per 10 min.
In una ciotola unire le melanzane raffreddate, le patate schiacciate, il pane strizzato, i tuorli d’uovo, sale, pepe, noce moscata, il grana e il pecorino, i pezzetti di scamorza, il prezzemolo tritato, 2-3 cucchiai di pane grattato e mescolare il tutto molto bene.
Lasciare riposare in frigorifero per 1 ora.
In una padella ampia, unire l’olio di semi e portare a temperatura.
Formare delle polpette; passarle nel pane grattugiato e friggerle in olio ben caldo sino a doratura in entrambi i lati; cuocerne 3-4 alla volta.
Togliere le polpette e adagiarle su un piatto con della carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
 
3 - Presentazione.
Impiattare servendo le polpette con qualche goccia di aceto balsamico o accompagnate con un’insalatina mista .
Sono ottime anche fredde.

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