lunedì 11 maggio 2015

Sarde fritte.

La sardina (Sardina pilchardus) è un pesce della famiglia dei Clupeidi, fra i più diffusi nel mar Mediterraneo, della stessa famiglia dell'aringa. È l'unica specie del genere Sardina.


Sardine.

Si rinviene nell'Oceano Atlantico orientale tra l'Islanda (rarissima) ed il Senegal. È comune nel mar Mediterraneo (soprattutto la parte occidentale e l'Adriatico) e nel mar Nero.
È una specie pelagica e si può trovare tanto lontano dalle coste quanto in pochi centimetri d'acqua (soprattutto durante la buona stagione).
Vive in banchi molto fitti e disciplinati, composti da centinaia o migliaia di individui.
Per le sue qualità viene consigliata dai nutrizionisti nella dieta mediterranea e dai cardiologi nella prevenzione delle cardiopatie specie nelle persone affette da ipercolesterolemia, in quanto particolarmente ricca di acidi grassi essenziali omega 3.
È molto usata a Palermo e nel resto della Sicilia per preparare la famosa ricetta della pasta con le sarde alla palermitana oppure la sarda a beccafico alla catanese.
In Veneto è usata per la ricetta delle “sarde in saor”, piatto tipico veneziano; in provincia di Treviso vi è la sagra la festa “dea sardea”.
La sardina è tra i pesci più comuni nel mediterraneo. Fa parte del gruppo del pesce azzurro e proprio per questo, contiene molti più grassi, ma nello stesso tempo è più energetica e possiede una maggiore quantità di vitamine rispetto al pesce bianco.
Per farci un’idea dei benefici derivanti dal consumo di sardine è sufficiente dire che le stesse contengono per il 18% proteine, vitamina D, A, B2, B3 e B12, oltre a oligoelementi come il ferro, il fosforo, il sodio, il magnesio e il calcio. 100 gr di sardine ci apportano approssimativamente 150 calorie.
Per quanto riguarda il contenuto di grassi va segnalato che questo varia moltissimo, dato che molti sono i fattori che influiscono; tra questi anche l’epoca dell’anno in cui sono state pescate, dato che durante l’estate le sardine sono più grasse ma sono anche più saporite. Per questo motivo tra le sardine si possono trovare esemplari molto magri ed altri con una maggiore quantità di grassi. Per delineare una media si può dire che 100 gr di sardine contengono circa 9,4 gr di grassi, dei quali 2,6 gr sono grassi saturi, 2,8 sono grassi monoinsaturi e 2,9 gr sono polinsaturi. Tuttavia, se ci riferiamo esclusivamente alla qualità della carne, questa dipende essenzialmente da quanto fresco è il pesce.

Sardine.

In via generale si può affermare che le sardine sono un alimento altamente raccomandabile, dato che l’elevato contenuto di acidi grassi insaturi produce effetti positivi sui livelli di colesterolo (aumentando il cosiddetto colesterolo buono ed equilibrando gli effetti negativi del colesterolo cattivo). In questo modo, mangiare sardine ci aiuta a prevenire l’arteriosclerosi e riduce le probabilità di soffrire di una malattia cardiovascolare. Inoltre, le sardine si convertono in un alimento ideale per gli adolescenti, le donne in gravidanza e per gli sportivi o per le persone in convalescenza, dato che le stesse apportano una gran quantità di vitamine e minerali.
Tuttavia, le sardine hanno anche dei lati negativi. Per esempio, le persone che soffrono di gotta ne devono limitare il consumo, dato l’alto contenuto di purina. D’altra parte, chi sta seguendo una dieta per perdere peso dovrebbe evitare le sardine sott’olio, per l’alto contenuto di grassi.
Le sarde, fritte o impanate, sono un piatto che faccio abbastanza spesso e, quando le faccio, ne consumo “dosi industriali”; normalmente le preparo semplicemente infarinate, passate nell’uovo e fritte: Questa volta ho voluto provare un aricetta nuova (di origine siciliana) che voglio proporre (leggermente modificata) anche se un poco più “macchinosa”.

Sarde fritte.

Ingredienti (per 4-5 persone)
40 sarde medio-grandi (circa 800 g.);
5 filetti d’acciuga sott’olio;
Succo di ½ limone;
4-5 cucchiai di olio EVO;
1 mazzetto di prezzemolo;
3-4 foglie di basilico;
Olio di arachidi per friggere;
2 uova;
1 cucchiaio di grana grattugiato;
2 cucchiai di latte;
100 g di farina tipo “0”;
120 g di pane grattugiato;
Sale e pepe q.b.

1 – Preparazione.
Pulite le sarde eliminando la testa, apritele dalla parte del ventre e togliete la spina centrale, evitando che queste si rompano a
metà.
Tritate finemente il prezzemolo (ne serve 1 cucchiaio), il basilico e le acciughe sott’olio.
Preparate una marinata miscelando, in una scodella, le acciughe tritate, il trito delle erbe, l'olio ed il succo di limone.
Unite le sarde all’intingolo e lasciatele marinare per un'ora.
A questo punto, riprendete le sarde dalla marinata, passatele nella farina, poi nell'uovo sbattuto ed infine nel pangrattato.

2 – Cottura.
In una padella, aggiungere abbondante olio di arachidi e portate a temperatura.
Friggere le sarde panante dorando da entrambi i lati.
Eliminare l’eccesso di olio adagiando le sarde fritte su carta assorbente.

3 - Presentazione.
Servite ben calde accompagnate con verdure di stagione.


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