domenica 13 settembre 2015

Confettura di melone giallo.

Anice stellato, forma insolita per un elemento benefico.
Bello da vedere, l’anice stellato è anche ricco di proprietà benefiche per l’organismo. Ma bisogna fare attenzione: assunto in dosi elevate l’anice stellato ha controindicazioni importanti.

Anice stellato.

Originario dell’Asia ma molto diffuso anche in sud America. Il nome bislacco è da attribuirsi alla forma del frutto che ricorda una stella con 8 punte legnose all’interno delle quali c’è un seme marrone oleoso. Per poter essere utilizzato il frutto viene prima lasciato seccare.
Il gusto dell’anice stellato ricorda un po’ quello della liquirizia ed è molto deciso quindi basta usarne piccole quantità per insaporire pietanze e tisane.
L’anice stellato è un frutto decisamente calorico: per 100 grammi di prodotto si contano oltre 330 calorie e 16 grammi di grassi.
In compenso non contiene colesterolo e contiene molte proteine, circa 18 grammi su 100.
Ricco di ferro e calcio ha un’alta percentuale di vitamina C e di fibre.
I componenti dell’anice stellato donano proprietà capaci di scongiurare diverse tipi di infezioni: Combatte l’herpes Per essere precisi l’azione dell’anice stellato non è quella di sconfiggerlo, ma di evitare che si riproduca diventando virale.

  • Abbassa l’influenza; lo stesso principio specificato per l’herpes, è utilizzabile per sconfiggere il virus dell’influenza.
  • Antibatterico; dall’anice stellato viene estratto anche l’anetolo che ha proprietà antibatteriche e conferisce al frutto la capacità di combattere molte forme batteriche tra cui vomito e diarrea.
  • Antinfiammatorio; grazie sempre all’anetolo l’anice stellato è un potente antinfiammatorio.
  • Diuretico; questa spezia è un forte diuretico quindi viene sconsigliato l’uso in caso di problemi renali.
  • Aiuta l’apparato digerente; l’anice stellato ha proprietà capaci di alleviare il dolore addominale. Si consiglia di mescolare una goccia di olio essenziale di anice con un cucchiaio di miele per favorire la digestione e il meteorismo. 
  • Alleato contro la tosse; aggiungendo una goccia di anice stellato a un normale sciroppo per la tosse si accentua la capacità espettorante e aiuta l’eliminazione del muco.
  • Favorisce l’allattamento; l’anice stellato favorisce la produzione di latte grazie alla presenza di diantheole e photoantheole.

Questa spezia viene usata in cucina per insaporire dolci e pietanze in genere, bisogna però avere alcune piccole accortezze prima di utilizzarlo: bisogna lasciar bollire in acqua i baccelli e poi macinarli con un mortaio fino ad ottenere una polvere fine. A questo punto è possibile aggiungerli al cibo per dare un sapore deciso.

Fiole di anice stellato.

Particolarmente indicato anche nelle verdure stufate.
L’anice stellato è ottimo anche per essere usato sulla pelle perché aiuta a combattere l’acne. L’unica accortezza da usare è diluire l’olio essenziale di anice stellato (ad esempio con olio di mandorle) prima di frizionarlo sulla parte da curare con l’aiuto di una garza sterile. 
Può essere applicato anche sulla cute per allontanare i pidocchi. Per disintossicare il fegato è possibile preparare una tisana a base di anice stellato e altre erbe officinali. Mescolare in una tazza d’acqua bollente un cucchiaio di mix (che possiamo far preparare in qualsiasi erboristeria) composto dalle seguenti erbe: 20 g di tarassaco, 30 g di cardo mariano, 15 g di curcuma, 20 g di menta e 15 g di anice stellato. Lasciare in infusione 15 minuti, filtrare e bere.

Anice stellato.

Si consiglia di assumere questa tisana lontano dai pasti e preferibilmente durante la mattinata. Proseguire per almeno 20 giorni consecutivi. 
L’anice stellato è controindicato nei bambini perché può provocare intossicazioni. Questo non vale nel caso dell’allattamento: come abbiamo già specificato, infatti, l’anice aiuta la produzione di latte e quindi, se assunto in piccolissime dosi, non ha ripercussioni nei neonati che assumono latte materno.
In linea generale le controindicazioni dell’anice stellato sono tutte legate a dosi elevate di prodotto. L’indigestione di anice produce infatti vomito, diarrea o movimenti oculari rapidi. Nei casi più gravi si possono manifestare anche convulsioni.
In linea generale è necessario consultare il medico ogni qualvolta si prendono medicinali prima di assumere anice stellato perché potrebbe influire sul normale funzionamento del farmaco.
Tuttavia c’è una particolare specie di anice stellato velenoso. 
E’ il caso della specie Giapponese (illicium anisatum) che risulta tossico per il sistema nervoso e già a piccole dosi può provocare convulsioni.
In Europa l’importazione di questa specie è proibita, ma se viaggiate in Asia prestate attenzione: i frutti di questa specie tossica sono più piccoli, meno scavati e dalla forma meno regolare.

Confettura di melone giallo.

Ingredienti (per 5 vasetti da 300 ml).
1200 g di polpa di melone;
2 mele renetta;
1 limone BIO;
800 g di zucchero semolato;
2 stecche di cannella;
2-3 anice stellato;
8-10 chiodi di garofano;
80 ml di rhum (oppure Brandy o grappa);
½ busta di Fruttapec Cammeo 3:1. 

1 – Preparazione. 
Pulite il limone, prelevate la buccia (solo la parte gialla) e spremete il succo.
Dopo aver pelato ed eliminato il torsolo alla mele, tagliatele a pezzi grossolani.
Sbucciate ed eliminate i semi del melone; tagliate poi la polpa a dadini, non molto grandi, che andrete a mettere nella casseruola di cottura assieme alle mele e alla buccia del limone tagliato a julienne. 
Unite lo zucchero, meno 2 cucchiai che metterete da parte; mescolate bene, coprite e lasciate riposare per 2-3 ore. In questo modo si formerà uno sciroppo zuccherino.
Utilizzando una garzina pulita, fatte un sacchettino, ben chiuso, con i chiodi di garofano e l’anice stellato frantumato grossolanamente.
Nel frattempo, lavare bene i vasetti con i relativi tappi, metterli in forno e portare la temperatura a 150 °C.Raggiunta la temperatura, lasciare nel forno i vasetti e i tappi per 20-30 minuti; ridurre la temperatura del forno a 90-100 °C lasciando al suo interno vasetti e tappi sino al momento dell’uso. 

2 – Cottura. 
Trascorso il tempo di riposo, mettere la casseruola sul fuoco, aggiungere la cannella, il sacchettino con le spezie, portare a bollore e cuocete, a fuoco basso, per almeno 45 minuti, rimescolando spesso e schiumando se necessario.
Togliere dal fuoco, asportare i pezzi di mela, un mestolo di polpa di melone, frullare e rimettere il tutto nella casseruola; aggiungere il succo di limone, il rhum (o il distillato di Vostro gradimento), rimettere tutto sul fuoco e far cuocere per altri 15-20 minuti, sempre mescolando.
In una tazzina, mescolate lo zucchero, messo da parte, con la polvere di Fruttapec e aggiungerlo alla confettura; mescolate bene e proseguite la cottura per altri 15-20 minuti (volendo una confettura più compatta, potete aggiungere tutta la busta di Fruttapec).
Raggiunta la consistenza voluta (*), si può invasare la confettura calda (prelevando i vasetti, uno alla volta, direttamente dal forno), chiudere i vasi e riporli a testa in giù fino a quando non saranno completamente freddi.
Aspettare qualche giorno prima di consumare la confettura.

3 - Presentazione.
Ottima per la colazione, spalmata su delle fette biscottate, fette di pane o cracker; io personalmente la trovo molto indicata abbinata ai formaggi stagionati o semi stagionati: provatela con delle scaglie di grana o con del provolone piccante con qualche goccia di aceto balsamico di Modena IGP.


(*) La prova del piattino consiste nel versare un cucchiaino di confettura sul piattino, lasciare raffreddare in frigorifero (o in freezer) e inclinare il piattino; se la confettura non scivola via, è pronta.

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